L’uomo che vendette la Torre Eiffel due volte

Truffatori nella storia ce ne sono stati tanti, ma pochi possono vantare l'audacia di Victor Lustig, l'uomo che riuscì a vendere la Torre Eiffel... due volte!

Con un mix di fascino, ingegno e spudoratezza, Lustig orchestrò una delle truffe più incredibili del XX secolo, dimostrando che, con la giusta dose di fiducia, si può convincere chiunque di qualsiasi cosa.

Un truffatore di classe

Victor Lustig nacque nel 1890 in Boemia (oggi parte della Repubblica Ceca) e fin da giovane dimostrò un talento straordinario per l'inganno. Parlava più lingue, era elegante e sapeva conquistare la fiducia di chiunque.

Divenne celebre per la sua abilità nel vendere "scatole magiche" che, secondo lui, stampavano banconote perfette. In realtà, la macchina produceva solo due copie autentiche (che Lustig inseriva in anticipo), ma nel frattempo lui aveva già incassato il denaro e fatto perdere le sue tracce.

Ma il suo colpo più audace arrivò negli anni '20, quando decise che avrebbe venduto la Torre Eiffel.

Il piano geniale

Nel 1925, Lustig lesse su un giornale che la Torre Eiffel, costruita per l'Esposizione Universale del 1889, necessitava di costose riparazioni. Alcuni cittadini la consideravano persino un obbrobrio architettonico, inutile e troppo costosa da mantenere.

Fu allora che ebbe l'idea: se la Torre Eiffel sembrava un peso per la città, perché non fingere che il governo volesse venderla come rottame?

E così mise in moto la truffa:

  1. Si finse un funzionario governativo del Ministero delle Poste e Telegrafi.
  2. Convocò i più importanti commercianti di metalli di Parigi, dicendo che la Torre Eiffel sarebbe stata smantellata e venduta al miglior offerente.
  3. Li intrattenne con un pranzo di lusso, spiegando loro che l'operazione doveva rimanere segreta per evitare proteste pubbliche.
  4. Identificò il più ingenuo tra gli imprenditori, André Poisson, e lo convinse a pagare una cifra enorme per "acquistare" la Torre Eiffel.

Dopo aver incassato il denaro, Lustig fuggì a Vienna, lasciando Poisson nella disperazione.

Il colpo di scena: lo fece di nuovo!

La cosa più incredibile? Ci riprovò pochi mesi dopo!

Rientrato a Parigi, Lustig replicò l'intera operazione con un nuovo gruppo di imprenditori. Questa volta, però, il suo prescelto capì di essere stato truffato e denunciò il fatto alla polizia. Lustig riuscì a scappare appena in tempo, evitando l'arresto.

La fine di un genio dell'inganno

Dopo aver lasciato la Francia, Lustig continuò la sua carriera criminale negli Stati Uniti, truffando persino il famigerato gangster Al Capone con una finta operazione finanziaria.

Alla fine, fu arrestato dall'FBI per contraffazione e condannato a 20 anni di prigione. Morì nel 1947 ad Alcatraz, ma la sua leggenda rimase viva: l'uomo che vendette la Torre Eiffel due volte.

Maurizio Potenza

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