
The Blues Brothers (1980, John Landis)
Data di uscita: 13 novembre 1980 (Italia)
Regista: John Landis
Sequel: Blues Brothers - Il mito continua
Budget: 30 milioni USD, 27,5 milioni USD
Con Dan Aykroyd, John Belushi, Kathleen Freeman, James Brown, Henry Gibson
Descrizione
In una Chicago che pulsa come un cuore di ferro e asfalto, due figure in nero emergono dalla foschia urbana come profeti del ritmo. Jake e Elwood Blues, vestiti dell'eleganza austera dei bluesman, intraprendono una crociata musicale dove il sacro e il profano danzano un valzer frenetico.
La città si trasforma in un'arena di caos orchestrato, dove ogni inseguimento è una partitura di lamiere contorte e sirene ululanti. Le auto della polizia si moltiplicano come locuste d'acciaio, mentre i nazisti dell'Illinois marciano goffamente sulle note di una vendetta stonata. La Bluesmobile fende le strade come un proiettile d'argento impazzito, lasciando dietro di sé una scia di distruzione più devastante di un tornado in un negozio di cristalli.
Ray Charles, cieco veggente del rhythm and blues, trasforma la sua armeria in un tempio del gospel armato, mentre Aretha Franklin eleva un umile fast food a cattedrale della soul food, dove gli hamburger diventano ostie profane di una nuova religione ritmica. Il centro commerciale implode in una sinfonia di vetri infranti e manichini volanti, mentre il consumismo americano si dissolve al ritmo del blues.
Nel finale apocalittico, il Palace Hotel diventa l'Armageddon del groove, dove forze dell'ordine, militari e blues si fondono in un vortice di caos sublime. Jake ed Elwood, come martiri del ritmo, accettano il loro destino dietro le sbarre, trasformando la prigione in uno studio di registrazione improvvisato dove le mura di cemento vibrano al ritmo della redenzione.
Giudizio critico
The Blues Brothers rappresenta un unicum nella storia del cinema musicale, dove commedia, azione e blues si fondono in un'opera di straordinaria energia cinetica. Con un budget di 30 milioni di dollari (enorme per l'epoca), il film stabilì nuovi standard per le scene d'inseguimento, con 103 auto distrutte durante le riprese - un record all'epoca. La colonna sonora, che riunisce leggende del blues, soul e R&B, rimane un documento fondamentale della musica americana. Landis orchestra questo caos con precisione matematica, creando un'opera che trascende il semplice intrattenimento per diventare una celebrazione estatica della cultura musicale afroamericana.