Star Trek II: L'Ira di Khan (Star Trek II: The Wrath of Khan, 1982, Nicholas Meyer)

Data di uscita: 4 giugno 1982 (Stati Uniti)

Regista: Nicholas Meyer

Sequel: Star Trek III - Alla ricerca di Spock

Budget: 11 milioni USD

Casa di produzione: Paramount Pictures

Con DeForest Kelley, Leonard Nimoy, William Shatner, Ricardo Montalban, James Doohan


Descrizione

Il vuoto siderale si apre come un abisso di possibilità infinite, mentre l'Enterprise fende le tenebre come un'antica nave corsara tra le stelle. Kirk siede sul ponte di comando, i suoi occhi tradiscono il peso degli anni e delle battaglie, mentre l'universo gli presenta il conto di vecchi debiti.

Khan emerge dall'esilio come un fantasma assetato di vendetta, il suo petto bronzeo brilla di una luce aliena mentre la sua voce taglia lo spazio come una lama affilata. Il suo ritorno trasforma la frontiera finale in un campo di battaglia dove ogni nebulosa può nascondere un'imboscata.

La Nebulosa Mutara diventa arena di un duello cosmico, dove le astronavi danzano un valzer mortale tra gas e polvere stellare. Il grido di Kirk - "KHAAAAAN!" - attraversa il vuoto come un'antica maledizione, mentre il Progetto Genesis incombe come un dio capriccioso pronto a rimodellare l'universo.

Spock si muove tra i corridoi dell'Enterprise come un sacerdote nel suo tempio, ogni suo gesto calibrato dalla logica vulcaniana. Il suo sacrificio finale splende di una luce più intensa delle stelle che ha tanto studiato, mentre le sue ultime parole - «Il bene di molti...» - risuonano come un'eco nelle profondità dello spazio.

Il finale si consuma in un vortice di emozioni trattenute e perdite inevitabili, mentre l'Enterprise emerge dalla battaglia come un guerriero ferito ma non sconfitto. Kirk scopre che la vita ha ancora sorprese da offrire, anche quando il tempo sembra scorrere troppo veloce.

Giudizio critico

Star Trek II: L'Ira di Khan rappresenta il vertice della saga cinematografica di Star Trek. Con un budget di 11 milioni di dollari, Meyer riesce a creare un'opera che trascende il genere fantascientifico per diventare una riflessione sulla mortalità e sul prezzo della vendetta. Il film resta un punto di riferimento per il cinema di fantascienza, dimostrando come si possano fondere azione spettacolare e profondità narrativa.

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