Risiko

«PORCA PUTTANA GALATTICA E TUTTI I SANTI IN CARRIOLA, MA CI RENDIAMO CONTO?!» 

Eccomi qui, Libero Cacchio, con la mia tazza di caffè corretto grappa - oggi quadruplo, che mi serve un intero distillato per digerire questa notizia - a leggere dell'ennesima pagliacciata mondiale. Trump e Putin che si preparano a incontrarsi come due vecchi compagni di merende, mentre l'Ucraina continua a sanguinare come un maiale al macello.

Mi viene da ridere, un riso amaro come la piscia di Cerbero all'inferno. Come diceva il mio amato Tucidide - che di guerre e potenti del cazzo se ne intendeva - "i forti fanno quello che vogliono e i deboli subiscono quello che devono". E noi qui a guardare questi due megalomani che giocano a Risiko con le vite degli altri.

Marx - non quello barbuto, ma Groucho, che era più lucido - diceva che la politica è l'arte di cercare guai, trovarli, fare una diagnosi sbagliata e applicare i rimedi sbagliati. Eccoci qua: mentre l'Europa balbetta di "sostegno incondizionato", questi due vecchi stronzi preparano il loro patto Molotov-Ribbentrop 2.0.

E Zelensky? Gira l'Europa come Enea dopo la caduta di Troia, cercando alleati che già stanno preparando la loro bella Yalta del cazzo dove spartirsi le zone d'influenza.

Vaffanculo, mi verso un altro grappino, che tanto la Storia è ciclica come una ruota di carro che ci passa sempre sopra le palle.

Libero Cacchio,

(che una volta insegnava Storia, prima che lo cacciassero per aver definito il preside "più inutile di Chamberlain a Monaco e più dannoso di Ponzio Pilato in tribunale")

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