Reds (1981, Warren Beatty)

Data di uscita: 4 dicembre 1981 (Stati Uniti)

Regista: Warren Beatty

Candidature: Oscar al miglior attore, Oscar al miglior regista

Premi: Oscar al miglior regista

Casa di produzione: Paramount Pictures, Barclays Mercantile Industrial Finance, JRS Productions

Con Diane Keaton, Jack Nicholson, Warren Beatty, Maureen Stapleton, Bessie Love, Gene Hackman


Descrizione

L'America degli anni '10 si apre come un ventaglio di possibilità e rivolte, mentre John Reed attraversa il secolo come un pellegrino alla ricerca di una verità più grande di lui. Le strade di Portland si stringono attorno ai suoi passi inquieti, ogni lampione un faro nella notte dell'ingiustizia sociale.

Louise Bryant emerge dalla nebbia del conformismo come una fiamma di ribellione. I suoi occhi brillano della stessa luce che illumina le strade di Pietrogrado in rivolta. Tra loro nasce un amore tempestoso come le acque del Volga, nutrito di ideali e parole non dette.

La Russia si spalanca davanti a loro come una ferita nella carne del mondo. Le piazze ribollono di masse in fermento, mentre la rivoluzione cresce come un incendio indomabile. Reed osserva e scrive, trasformando ogni parola in proiettile contro l'indifferenza.

Eugene O'Neill si muove ai margini della loro storia come un'ombra tormentata, i suoi occhi pieni del dolore di chi vede troppo chiaramente. Il triangolo amoroso si contorce come un serpente ferito, mentre la Storia ruggisce sullo sfondo come un leone affamato.

Il finale si consuma nelle strade gelide di Mosca, dove Reed scopre che gli ideali hanno il peso del piombo e il sapore amaro della disillusione. Louise resta a custodire una memoria che brucia come brace sotto la neve, mentre il secolo avanza inesorabile verso nuove rivoluzioni.

Giudizio critico

Reds rappresenta l'apice del cinema politico americano. Beatty, con un budget di 32 milioni di dollari, crea un'opera monumentale che fonde magistralmente il personale e il politico. Il film vinse tre Oscar e incassò oltre 40 milioni di dollari, dimostrando come il cinema impegnato possa parlare a un pubblico mainstream senza compromettere la propria integrità artistica. La sua visione della rivoluzione attraverso gli occhi dell'amore resta un unicum nella storia del cinema.

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