Prima che Dio diventasse monotono

PREFAZIONE

Benvenuti a un viaggio straordinario attraverso i secoli, un'odissea che ci porterà dalle polverose strade della Galilea fino ai sontuosi palazzi del Vaticano. Questa è la storia di come un piccolo gruppo di seguaci di un predicatore itinerante sia riuscito a creare uno degli imperi più duraturi e influenti della storia umana.

Ma attenzione: questa non è la solita storia edificante che potreste sentire durante la messa della domenica. No, cari lettori, quello che stiamo per raccontarvi è un intreccio di potere, inganni e colpi di scena che farebbe impallidire anche il più geniale degli sceneggiatori di Hollywood.

Come disse Giacomo Matteotti alla Camera dei Deputati il 30 maggio 1924, "Eppure, i fatti sono fatti". E i fatti, nel caso della Chiesa Cattolica, sono spesso più sorprendenti della finzione. Intraprenderemo un percorso tortuoso che ci mostrerà come la Chiesa abbia magistralmente orchestrato quello che potremmo definire il più grande bluff della storia. Vedremo papi che si comportavano più come boss mafiosi che come santi uomini, assistendo a intrighi degni del miglior thriller politico, e scopriremo come la Chiesa abbia abilmente mescolato verità e finzione, creando un cocktail di credenze che ha tenuto in pugno intere popolazioni per secoli.

Ma non pensate che sia tutto cupo e tetro. Oh no, ci saranno momenti di ilarità involontaria, come quando la Chiesa si trovò ad avere così tante "vere" reliquie della croce di Cristo da poter costruire una piccola flotta, o quando un papa decise di processare il cadavere del suo predecessore; sì, avete capito bene: un processo a un morto. Non si può dire che mancassero di creatività!

Esploreremo come la Chiesa abbia saputo reinventarsi nel corso dei secoli, passando da perseguitata a persecutrice, da povera a immensamente ricca, sempre mantenendo un'aria di santità che, visti i fatti, risulta a dir poco ironica. Vedrete come abbia utilizzato ogni mezzo a sua disposizione - dalla persuasione alla forza bruta, dalla manipolazione psicologica all'eliminazione fisica dei dissidenti - per mantenere e accrescere il suo potere. Il tutto mentre predicava umiltà, carità e perdono. Un capolavoro di pubbliche relazioni ante litteram, non trovate?

Osserveremo una Chiesa che, lungi dall'essere solo un faro spirituale, si è rivelata una maestra nell'arte della sopravvivenza e del dominio, una storia che, pur basata su fatti storici documentati, a volte sembrerà troppo assurda per essere vera.

Quindi, cari lettori, allacciate le cinture del vostro confessionale di fiducia: stiamo per intraprendere un lungo percorso attraverso duemila anni di inganni, potere e occasionale comicità involontaria. Benvenuti alla vera storia della Chiesa Cattolica. Che lo spettacolo abbia inizio...

Avvertenza: Pur mantenendo un ordine cronologico nella narrazione, molti concetti o eventi non hanno un inizio e una fine nel breve periodo, ma si dilungano nei secoli e nella storia, a volte itrecciandosi tra di loro. Per questo, alcune situazioni verranno accennate in diversi capitoli, per poi trovare un loro sfogo in sezioni dedicate.

Prima che Dio diventasse monotono

Immaginate un mondo in cui gli dèi erano più numerosi delle sabbie del deserto, e avevano più drammi familiari di tutte le soap opera messe insieme: benvenuti nell'era pre-cristiana, un'epoca in cui il divino era plurale, capriccioso e sorprendentemente simile agli esseri umani, solo con poteri sovrannaturali e una passione per l'incesto che farebbe impallidire anche la più decadente delle famiglie reali.

Partiamo dall'antico Egitto, dove la religione era più antica delle piramidi stesse. Gli archeologi hanno scoperto prove di culti religiosi risalenti al periodo Predinastico, intorno al 6000 a.C. Mentre i nostri antenati europei stavano ancora cercando di capire come avessero fatto ad accendere un fuoco, gli egizi avevano già un pantheon completo di dèi con teste di animali e un sacco di problematiche esistenziali: Ra, il dio del sole, attraversava il cielo ogni giorno su una barca, perché apparentemente anche le divinità hanno bisogno dei mezzi di trasporto. Nel "Libro dei Morti", un testo funerario risalente al 1550 a.C. circa, troviamo istruzioni dettagliate su come navigare nell'aldilà, ed era essenzialmente una guida Lonely Planet per il mondo dei morti, completa di incantesimi per superare ostacoli come coccodrilli affamati e porte parlanti.

Ma spostiamoci in Mesopotamia, dove troviamo dèi così numerosi che probabilmente neanche loro riuscivano a tenerne il conto. "L'Epopea di Gilgamesh", incisa su tavolette di argilla intorno al 2000 a.C., ci racconta di esseri superiori che decidono di inondare il mondo perché gli umani fanno troppo rumore: evidentemente, il concetto di "disturbo della quiete pubblica" era preso molto sul serio nell'antichità. Gli scavi nella città di Ur hanno rivelato lo Ziggurat di Ur-Nammu, un tempio a gradoni dedicato al dio della luna Nanna. Costruito intorno al 2100 a.C., era essenzialmente un condominio divino a più piani.

In Grecia, invece, l'Olimpo sembrava più un reality show che un regno divino. Zeus, il boss dei boss, era essenzialmente un donnaiolo con un debole per i travestimenti e una moglie gelosa e vendicativa. Le sue avventure amorose erano così numerose che gli archeologi continuano a trovare vasi e affreschi che le raffigurano sempre eccitato. A Delfi, il famoso Oracolo (attivo dal VII secolo a.C.) offriva profezie così vaghe e ambigue che avrebbero fatto sembrare chiare le previsioni di Nostradamus, eppure, re e generali facevano la fila per consultarlo, dimostrando che l'arte di dire tutto e niente è sempre stata apprezzata.

I romani, non volendo essere da meno, presero in prestito gli dèi greci, cambiando loro i nomi e aggiungendo un tocco di burocrazia imperiale. Il Pantheon di Roma, costruito originariamente nel 27 a.C. e ricostruito dall'imperatore Adriano intorno al 126 d.C., era simile a un condominio divino in muratura. Avevano persino divinità per le funzioni più banali: Cardea, la dea delle cerniere delle porte, o Sterculius, il dio del letame. Sì, avete capito bene: c'era una divinità preposta alla gestione dei rifiuti organici.

Nel frattempo, nelle fredde terre del nord, i vichinghi immaginavano i loro dèi come una banda di guerrieri superpotenziati con una passione per l'idromele e le battaglie epiche. Gli scavi archeologici a Uppåkra, in Svezia, hanno rivelato un tempio dedicato a Odino risalente al VI secolo d.C. Apparentemente, il Padre di Tutti aveva un debole per l'architettura in legno e i sacrifici animali. Le saghe norrene, trascritte secoli dopo, ma basate su tradizioni orali molto più antiche, ci raccontano di Odino che scambia un occhio per la saggezza: un affare non proprio vantaggioso, considerando alcune delle decisioni prese dagli dèi norreni.

In Cina, la situazione non era meno complicata. La Dinastia Shang (1600-1046 a.C.) venerava un dio supremo chiamato Di o Shangdi, ma anche una miriade di spiriti ancestrali. Gli oracoli su ossa, scoperti alla fine del XIX secolo, rivelano che i re Shang consultavano regolarmente questi spiriti su questioni come la caccia, la guerra e persino il mal di denti: immaginate di dover chiamare il vostro bisnonno ogni volta che avete bisogno di un consiglio medico.

E che dire dell'antico Israele? Beh, loro decisero di semplificare le cose: "Un solo Dio", dissero, "ma con la personalità di tutti gli altri messi insieme". Gli scavi a Tel Dan, in Israele, hanno portato alla luce un'iscrizione del IX secolo a.C. che menziona la "Casa di Davide", fornendo prove archeologiche dell'esistenza della dinastia biblica. Questo Dio unico poteva essere amorevole un minuto e far piovere zolfo e fuoco quello dopo. Nel libro di Giobbe, lo vediamo addirittura fare scommesse con il diavolo sulla fedeltà dei suoi seguaci: insomma, un Dio con cui non ci si annoiava mai.

Questo era il palcoscenico divino su cui il cristianesimo fece il suo ingresso, un mondo in cui gli dèi erano tanti, imprevedibili e francamente un po' esauriti. Era come se l'umanità avesse creato un gigantesco parco a tema divino, con attrazioni per tutti i gusti: dai dèi guerrieri per gli amanti dell'azione, alle dee della fertilità per chi aveva problemi di raccolto, fino a divinità specializzate per chi aveva bisogno di aiuto con le cerniere delle porte.

Era giunto il momento di una nuova gestione celeste, di un monoteismo che promettesse di semplificare la burocrazia divina. Ma come vedremo, passare da un pantheon affollato a un unico Dio non rese le cose più semplici, anzi, in molti modi, le complicò ancora di più.

Quindi, preparatevi, stiamo per vedere come un falegname galileo e un gruppo di pescatori abbiano dato il via a una rivoluzione teologica che avrebbe cambiato il mondo. E credeteci, sarà un viaggio più movimentato di una tranquilla gita in famiglia sull'arca di Noè.

Maurizio Potenza

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