
Le porte "magiche" di Erone di Alessandria

Il mistero delle porte "magiche" di Erone di Alessandria
Immaginate di essere un cittadino dell'antica Alessandria d'Egitto, nel I secolo d.C., e di entrare in un tempio dedicato agli dèi. L'aria è carica di incenso, le luci delle torce tremolano, e all'improvviso, senza che nessuno le tocchi, le porte del santuario si aprono da sole, come per magia. Ma non è un miracolo: è scienza. Dietro a questo spettacolo straordinario c'è il genio di Erone di Alessandria, uno degli inventori più brillanti e sottovalutati dell'antichità.
Erone, matematico e ingegnere, è famoso per aver scritto trattati che descrivono macchine incredibili, alcune delle quali precorrono invenzioni moderne. E tra queste, troviamo proprio il meccanismo delle porte "magiche" del tempio. Come funzionavano? Beh, Erone sfruttava i principi della pressione e del calore.
Sotto l'altare del tempio veniva posizionato un braciere. Quando i sacerdoti accendevano il fuoco per l'offerta agli dèi, il calore riscaldava un contenitore d'acqua nascosto sotto di esso, trasformandola in vapore. Questo vapore, aumentando di pressione, spingeva un sistema di pistoni e leve collegati alle porte del tempio, facendole aprire lentamente e con grande teatralità. Quando il fuoco si spegneva e il sistema si raffreddava, le porte si richiudevano.

Ora, pensateci: per un cittadino comune, ignaro di come funzionassero questi meccanismi, l'impressione era che gli dèi stessi avessero accolto l'offerta, aprendo le porte del loro santuario. Un effetto speciale degno del miglior regista hollywoodiano, ma realizzato duemila anni fa!
Ciò che rende questa invenzione incredibile non è solo la sua ingegnosità tecnica, ma anche il modo in cui un'idea scientifica veniva utilizzata per creare un'esperienza spirituale. Erone, con il suo ingegno, dimostrava che scienza e religione potevano convivere, mescolandosi per stupire e ispirare le persone.
Questa è solo una delle tante invenzioni di Erone: a lui si deve anche l'Eolipila, considerata il primo prototipo di motore a vapore, e automi capaci di muoversi autonomamente, come piccoli robot ante litteram. Ma le sue porte magiche restano un simbolo di quanto avanzata e creativa fosse l'ingegneria nell'antichità.
Quindi, la prossima volta che vi trovate davanti a una porta automatica al supermercato, ricordate che l'idea non è affatto moderna. Piuttosto, è un'eredità che arriva direttamente dal genio di Erone e dalla meravigliosa fusione tra scienza e spettacolo del mondo antico. Non è affascinante?
Maurizio Potenza