La Zona Morta (The Dead Zone, 1983, David Cronenberg)

Descrizione

Il Maine invernale avvolge Castle Rock nel suo gelido abbraccio. Johnny Smith si risveglia dopo cinque anni di coma in un mondo che non riconosce più. Il suo dono - o maledizione - gli permette di vedere oltre il velo del presente. Ogni oggetto custodisce memorie e presagi, ogni contatto spalanca porte su futuri terrificanti.

Le strade innevate di Castle Rock nascondono segreti. Nelle case vittoriane, dietro tende di pizzo ingiallito, si consumano drammi che solo Johnny può vedere. Sarah, il suo amore perduto, è ormai un fantasma del passato che tormenta le sue notti insonni.

Nella fiera locale, le luci artificiali pulsano nella nebbia mentre una giostra gira ossessivamente. Johnny tocca oggetti e persone, e il presente si squarcia. Le sue visioni sono nitide, crude, inevitabili. Il destino scorre tra le sue dita come acqua gelida.

Stillson incombe sul futuro: un demagogo dal sorriso affilato che nasconde sogni di devastazione nucleare. Johnny vede oltre la sua maschera di rispettabilità, scorge l'abisso che si cela dietro gli slogan elettorali.

Nel finale, la neve cade silenziosa su una scena di redenzione e sacrificio. Johnny abbraccia il suo destino, consapevole che alcune visioni richiedono più del coraggio per essere cambiate. Richiedono la vita stessa.

Giudizio critico

Cronenberg plasma un thriller psicologico di rara intensità. Abbandona il body horror per esplorare territori più sottili ma non meno inquietanti. Walken incarna Johnny con una fragilità febbrile che rende credibile ogni sua visione. Il film trascende i confini del soprannaturale per diventare una riflessione sul peso della conoscenza e sulla responsabilità morale.