La “fake news” medievale che fece tremare l’Europa: la donazione di Costantino

Il Medioevo è spesso considerato un periodo di grande fede e devozione, ma, amici, vi sorprenderà sapere che anche allora circolavano documenti falsi capaci di cambiare il corso della storia. Uno di questi è la celebre Donazione di Costantino, un testo che per secoli legittimò il potere temporale della Chiesa… ma che era, in realtà, una delle più grandi truffe della storia.

Secondo il documento, l'imperatore romano Costantino avrebbe donato al Papa Silvestro I e ai suoi successori non solo Roma, ma anche gran parte dell'Impero d'Occidente. Questo atto, si diceva, era stato fatto in segno di gratitudine: secondo la leggenda, Silvestro aveva guarito Costantino dalla lebbra e lo aveva convertito al cristianesimo.

Per secoli, la Donazione di Costantino fu utilizzata dai papi per rivendicare il loro diritto a governare territori e dominare su re e imperatori. Ma c'è un problema: il documento è un falso, probabilmente creato nell'VIII secolo per rafforzare il potere della Chiesa in un'epoca di conflitti con il Sacro Romano Impero.

Fu solo nel XV secolo che il filologo Lorenzo Valla, analizzando il testo con strumenti linguistici, dimostrò che la Donazione non poteva essere autentica: il latino usato era pieno di termini e strutture anacronistiche, impossibili ai tempi di Costantino.

Questa vicenda ci insegna che il potere delle parole – e delle "fake news" – non è un'invenzione moderna. Non vi affascina pensare a come un documento falso sia riuscito a influenzare secoli di storia?

Maurizio Potenza

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