La donna che truffò l’aristocrazia spacciandosi per principessa di un paese inesistente

Nel XIX secolo, mentre le corti europee erano piene di nobili veri e falsi, una donna riuscì a ingannare l'alta società con una storia così assurda da sembrare un romanzo. Si presentò come la Principessa Caraboo, erede di un regno esotico sconosciuto, parlava una lingua misteriosa e affascinò aristocratici, studiosi e giornalisti... fino a quando la sua incredibile farsa venne smascherata.

L'apparizione di una principessa misteriosa

Era il 1817 quando una giovane donna dai tratti esotici apparve nel piccolo villaggio di Almondsbury, in Inghilterra. Indossava abiti strani e parlava una lingua incomprensibile. Confusa e senza documenti, fu portata davanti al magistrato locale, Samuel Worrall, e sua moglie, che cercarono di capire chi fosse.

Per giorni, nessuno riuscì a comunicare con lei, finché un marinaio portoghese affermò di comprendere il suo linguaggio. E così rivelò la sua incredibile storia:

  • La donna era la Principessa Caraboo, erede del lontano regno orientale di Javasu.
  • Era stata rapita dai pirati e venduta come schiava, ma era riuscita a fuggire e ora vagava in cerca di aiuto.
  • Parlava un idioma sconosciuto, pregava con gesti bizzarri e scriveva strani simboli.

La storia era perfettamente costruita, e l'aristocrazia inglese ci cascò in pieno.

L'inganno conquista l'alta società

La notizia si diffuse in fretta. Studiosi e linguisti tentarono di decifrare la sua lingua, ma nessuno riusciva a smentire il racconto. La giovane veniva trattata come una vera principessa:

  • Ricevette vestiti eleganti e fu ospitata nelle migliori residenze nobiliari.
  • Fu ricevuta nei salotti dell'alta società, dove raccontava la sua storia con gesti teatrali.
  • I giornali iniziarono a scrivere di lei, trasformandola in una celebrità.

Per settimane, la Principessa Caraboo visse nel lusso, affascinando tutti con la sua misteriosa origine. Ma poi qualcosa andò storto.

La scoperta della truffa

Un locandiere di Bristol riconobbe il volto della principessa su un giornale e svelò la verità:

  • Il suo vero nome era Mary Baker, figlia di un calzolaio inglese.
  • Non era una principessa, ma una serva con una grande immaginazione.
  • La sua lingua misteriosa? Era inventata sul momento.
  • Non era mai stata rapita dai pirati, né esisteva il regno di Javasu.

La scoperta fece scandalo, ma invece di indignarsi, l'alta società rimase affascinata dalla genialità dell'inganno.

Un finale sorprendente

Dopo essere stata smascherata, Mary Baker fu rispedita in America, ma tornò in Inghilterra qualche anno dopo. Continuò a sfruttare la sua fama, vendendo ritratti della sua "principessa" e raccontando la sua storia nei teatri.

Morì nel 1864, ma la sua avventura rimase nella storia come una delle truffe più incredibili dell'epoca vittoriana.

Ancora oggi, la sua storia è ricordata come un esempio geniale di inganno e teatralità, e la sua audacia la rende una delle truffatrici più affascinanti di sempre.

Maurizio Potenza

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