
La Chiave (1983, Tinto Brass)
Data di uscita: 19 ottobre 1983 (Italia)
Regista: Tinto Brass
Adattato da: La chiave
Casa di produzione: San Francisco Film S.r.l
Costumi: Jakob Jost
Con Stefania Sandrelli, Frank Finlay, Franco Branciaroli, Eolo Capritti, Tinto Brass
Descrizione
Venezia si stende come una cortigiana decadente sotto un cielo plumbeo degli anni '40, mentre nelle sue calli il desiderio serpeggia come acqua alta nei canali. Teresa si muove per casa come un fantasma di sensualità repressa, i suoi occhi scuri raccontano storie di passioni sopite che attendono solo una scintilla per divampare.
Nino, suo marito, trasforma il proprio voyeurismo in arte diaristica, le sue pagine si riempiono di confessioni ardenti come preghiere blasfeme. La sua penna scorre sulla carta come una carezza proibita, mentre gli specchi della casa moltiplicano sguardi e desideri in un caleidoscopio di carne e seta.
Lisa attraversa le scene come una farfalla inconsapevole in questa serra di passioni adulte, la sua giovinezza un contrappunto innocente alla sensualità matura dei genitori. I diari diventano messaggeri silenziosi di un'intimità violata, ogni pagina un invito a esplorare territori proibiti.
La città dei dogi fa da sfondo a questo balletto erotico, mentre il fascismo incombe come un'ombra nera sui giochi di seduzione. Le chiavi tintinnano come campanelli in questo bordello domestico, ogni serratura nasconde un segreto più piccante del precedente.
Il finale si dipana come un nastro di seta nera, lasciando più domande che risposte, mentre la morale borghese affoga nei canali insieme agli ultimi brandelli di pudore.
Giudizio critico
La Chiave rappresenta l'apice dell'erotismo d'autore italiano. Brass trasforma un soggetto potenzialmente volgare in un'opera sulla liberazione dei sensi, utilizzando la metafora del voyeurismo come specchio della società fascista. Con una fotografia sontuosa e una Sandrelli al massimo del suo fascino, il film eleva il genere erotico a riflessione sulla natura del desiderio e del potere.