La battaglia dimenticata di Carrhae

Nel 53 a.C., la Repubblica Romana si trovava in un periodo di grande espansione, ma anche di tensioni interne. Marco Licinio Crasso, uno degli uomini più ricchi di Roma e membro del Primo Triumvirato con Cesare e Pompeo, desiderava gloria militare per eguagliare i suoi alleati politici. Per questo motivo, decise di invadere l'Impero dei Parti, un nemico potente e poco conosciuto.

Quella che iniziò come un'ambiziosa campagna si trasformò in uno dei più grandi disastri militari della storia romana.

L'invasione della Partia

Crasso marciò con circa 40.000 uomini, convinto di poter sconfiggere con facilità i Parti. Tuttavia, fece un errore fatale:

  • Ignorò i consigli degli alleati locali, che lo avvertirono della pericolosità della cavalleria partica.
  • Scelse un percorso desertico, esponendo il suo esercito alla sete e alla fatica.
  • Non aveva cavalleria sufficiente, mentre i Parti eccellevano proprio in questo.

La battaglia di Carrhae (53 a.C.)

Quando l'esercito romano raggiunse la città di Carrhae (nell'odierna Turchia), si trovò di fronte un'armata partica molto più piccola ma incredibilmente mobile, guidata dal generale Surena.

La tattica dei Parti

  • I Parti avevano arcieri a cavallo che colpivano i Romani con frecce senza mai fermarsi.
  • Utilizzarono la famosa "ritirata partica", fingendo di fuggire per poi colpire all'improvviso.
  • I loro catafratti, cavalieri corazzati, travolsero le legioni romane.

I Romani, abituati al combattimento ravvicinato, non riuscirono a rispondere efficacemente. I Parti usarono una quantità impressionante di frecce, riuscendo a decimare le legioni senza mai ingaggiare uno scontro diretto.

La morte di Crasso e la disfatta romana

Dopo ore di battaglia, Crasso tentò di negoziare, ma fu tradito e ucciso. Secondo alcune fonti, i Parti gli versarono oro fuso in gola, per simboleggiare la sua insaziabile sete di ricchezza.

Il bilancio fu catastrofico:

  • 20.000 Romani morti.
  • 10.000 catturati e deportati in Asia Centrale, dove si dice abbiano persino combattuto per l'Impero Cinese.
  • Roma subì una delle sue peggiori umiliazioni e non riuscì a vendicarsi fino a decenni dopo.

Un'eredità dimenticata

La battaglia di Carrhae dimostrò che Roma non era invincibile e segnò l'inizio della lunga rivalità tra Romani e Parti. Oggi, questa sconfitta è poco ricordata, ma fu un momento cruciale nella storia dell'antichità.

Maurizio Potenza

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