
L'Ululato (The Howling, 1981, Joe Dante)
Data di uscita: 13 marzo 1981 (Stati Uniti)
Regista: Joe Dante
Adattato da: The Howlinga
Budget: 1,5 milioni USD, 1 milione USD
Sequel: Howling II - L'ululato
Effetti speciali: Roger George, Kevin Brennan, Doug Beswick, Morton Greenspoon
Con John Carradine, Patrick Macnee, Dee Wallace
Descrizione
La notte californiana si apre come una ferita scura, mentre Karen White si addentra nel territorio delle bestie. La città pulsa di neon malati, nascondendo predatori più antichi del cemento che li ospita. Il serial killer la attende come un ragno paziente, i suoi occhi brillano di una fame ancestrale che non ha nulla di umano.
La colonia terapeutica emerge dalla nebbia come un'isola di falsa serenità. Tra i suoi muri di legno, l'aria vibra di segreti sussurrati e istinti repressi. Il Dr. Waggner si muove tra i suoi pazienti come un pastore tra lupi travestiti da pecore, mentre la luna cresce nel cielo come un occhio malevolo.
Le trasformazioni esplodono in sinfonie di carne torturata. Ossa che si spezzano e si riformano, pelle che si lacera per far posto al pelo, mentre urla disumane squarciano la quiete notturna. Eddie Quist danza il suo balletto di metamorfosi come un demone che si libera della maschera umana, ogni crack delle sue ossa è una nota in questa orchestra dell'orrore.
Karen scopre che gli incubi più terribili non sono quelli che visitano il sonno, ma quelli che camminano alla luce del giorno. La colonia diventa una trappola di zanne e artigli, dove la terapia di gruppo si trasforma in un sabba bestiale sotto la luna piena.
Il finale esplode in diretta televisiva come una confessione blasfema, mentre Karen rivela al mondo una verità troppo mostruosa per essere contenuta. La sua ultima trasformazione è un testamento di carne e pelo, un urlo che echeggia nelle notti insonni degli spettatori.
Giudizio critico
L'Ululato rappresenta una pietra miliare nel cinema horror degli anni '80. Dante orchestra una sinfonia di terrore che fonde magistralmente satira sociale e body horror. Con un budget modesto di 1,5 milioni di dollari, il film ridefinisce il genere lupo mannaro grazie agli effetti speciali rivoluzionari di Rob Bottin. La sua influenza sul cinema horror contemporaneo rimane indelebile come i morsi dei suoi mostri pelosi.