L’incredibile fuga di Casanova dai Piombi di Venezia
Giacomo Casanova è famoso per le sue avventure amorose, ma pochi sanno che fu anche protagonista di una delle fughe più spettacolari della storia. Nel 1756, riuscì a scappare dalla prigione dei Piombi di Venezia, un carcere considerato inespugnabile, con un piano degno di un romanzo d'avventura.
L'arresto di Casanova
Casanova non era solo un seduttore: era anche un uomo colto, amante del lusso e delle idee proibite. Questo lo rese sospetto alla Repubblica di Venezia, che lo accusò di blasfemia, magia e spionaggio.
All'alba del 26 luglio 1755, fu arrestato e condotto ai Piombi, la prigione situata sotto il tetto di piombo del Palazzo Ducale, famosa per il caldo soffocante e la sua sicurezza.

Il piano di fuga
Casanova non aveva intenzione di passare il resto della vita in cella. Così, iniziò a studiare un piano di fuga, con l'aiuto di un altro prigioniero, un monaco di nome Marino Balbi.
Il piano era audace:
- Casanova ottenne un punteruolo nascosto in una Bibbia, con cui iniziò a scavare un buco nel pavimento della sua cella.
- Quando fu trasferito in un'altra cella, dovette cambiare strategia: nascose un messaggio nel cibo di Balbi, spiegandogli di scavare un buco nel soffitto.
- Dopo mesi di lavoro segreto, riuscirono a creare un'apertura nel tetto e, la notte del 31 ottobre 1756, uscirono all'esterno.
La fuga attraverso il Palazzo Ducale
Una volta fuori, si trovarono sul tetto del Palazzo Ducale, senza sapere come scendere. Così, con incredibile sangue freddo:
- Trovarono una finestra aperta e si calarono in una stanza del palazzo.
- Si travestirono con abiti rubati e uscirono tranquillamente passando per l'ingresso principale, fingendosi visitatori.
- Nessuno sospettò nulla e Casanova fuggì da Venezia su una gondola, raggiungendo la Francia.
La leggenda di Casanova
La fuga dai Piombi rese Casanova un mito vivente. Viaggiò per l'Europa raccontando la sua impresa e scrisse un'autobiografia, Storia della mia vita, in cui descrisse in dettaglio la fuga.
Ancora oggi, la sua evasione è considerata una delle più audaci della storia, dimostrando che Casanova non era solo un maestro della seduzione, ma anche dell'inganno e dell'astuzia.
Maurizio Potenza