
Il Grande Freddo (The Big Chill, 1983, Lawrence Kasdan)
Data di uscita: 8 marzo 1984 (Italia)
Regista: Lawrence Kasdan
Candidature: Oscar alla miglior attrice non protagonista
Sceneggiatura: Lawrence Kasdan, Barbara Benedek
Casa di produzione: Carson Production Group. Ltd.
Con Tom Berenger, Glenn Close, William Hurt, Jeff Goldblum, Kevin Kline, Kevin Costner
Descrizione
Un funerale d'autunno riunisce i frammenti di una generazione dispersa, mentre le foglie cadono come ideali appassiti. La casa di Sarah e Harold diventa un confessionale laico dove i sopravvissuti degli anni '60 si radunano come naufraghi di una rivoluzione mai compiuta.
Le note di Marvin Gaye scivolano nell'aria come profumo di giovinezza perduta, mentre questi ex guerrieri della controcultura si scrutano negli occhi, cercando tracce dei ragazzi che furono. Sarah porta il peso della sua compassione come un mantello invisibile, Harold conta i suoi successi come rosari di plastica made in Taiwan.
La cucina pulsa come il cuore della casa, teatro di confessioni sussurrate tra vapori di caffè e fumo di marijuana nostalgica. I vinili girano sul piatto come lancette di un orologio impazzito, segnando il tempo di una generazione che ha scambiato i suoi sogni per mutui trentennali.
Meg cerca un figlio come altri cercano un'assoluzione, mentre Sam recita la parte della star in un copione che non ha mai veramente scelto. L'assenza di Alex aleggia come un fantasma accusatore: l'unico che ha avuto il coraggio - o la codardia - di restare fedele fino in fondo ai propri ideali.
Il finale si dipana come una ballata malinconica dei Rolling Stones: questi rivoluzionari in pensione si separano più ricchi di consapevolezza ma più poveri di certezze, mentre "You Can't Always Get What You Want" suona come un epitaffio per i loro sogni sepolti.
Giudizio critico
The Big Chill rappresenta il manifesto definitivo della disillusione post-sessantottina. Kasdan orchestra un'elegia generazionale che bilancia perfettamente humor e pathos, creando un ritratto impietoso ma compassionevole di una generazione che ha dovuto fare i conti con il tradimento dei propri ideali. Con un budget modesto, il film riesce a catturare il momento esatto in cui i figli dei fiori si sono trasformati in yuppies, diventando un documento sociologico fondamentale degli anni '80.