Il faraone eretico Akhenaton

L'Antico Egitto è famoso per la sua straordinaria stabilità culturale e religiosa, mantenuta per millenni. Tuttavia, nel XIV secolo a.C., un faraone sconvolse ogni tradizione: Akhenaton, il "faraone eretico". Egli tentò di abolire il politeismo e imporre un culto monoteista, una rivoluzione che scatenò il caos e che, dopo la sua morte, fu quasi completamente cancellata dalla storia.

La nascita di un faraone rivoluzionario

Nato con il nome di Amenhotep IV, salì al trono verso il 1353 a.C., durante il periodo del Nuovo Regno. All'inizio, regnò come i suoi predecessori, ma ben presto manifestò un'ossessione per Aton, il dio del disco solare.

Dopo pochi anni, cambiò nome in Akhenaton ("Colui che è utile ad Aton") e decretò che Aton era l'unico vero dio, sfidando il potente clero di Amon, che dominava la religione egizia.

L'abolizione del politeismo

Akhenaton fece ciò che nessun faraone aveva mai osato:

  • Chiuse i templi degli altri dèi, in particolare quelli di Amon.
  • Ordinò la distruzione delle immagini di altre divinità, un atto senza precedenti.
  • Costruì una nuova capitale, Akhetaton (l'attuale Amarna), dedicata esclusivamente al culto di Aton.

Questa riforma sconvolse l'intero Egitto. I sacerdoti di Amon, che avevano un potere enorme, persero i loro privilegi, e il popolo si trovò improvvisamente privato delle divinità tradizionali che venerava da secoli.

L'arte di Amarna: una rivoluzione culturale

Oltre alla religione, Akhenaton trasformò anche l'arte. Le rappresentazioni ufficiali, solitamente rigide e idealizzate, divennero più realistiche e intime. Akhenaton veniva raffigurato con un corpo androgino, un ventre prominente e un viso allungato, molto diverso dall'immagine tradizionale dei faraoni.

Anche la vita familiare venne mostrata in modo inedito:

  • Scene di affetto tra lui, la regina Nefertiti e le loro figlie.
  • Immagini di Aton con i suoi raggi solari, che terminavano con mani tese a benedire la famiglia reale.

Il declino e la damnatio memoriae

Dopo circa 17 anni di regno, Akhenaton morì improvvisamente. Poco dopo, la sua rivoluzione collassò. Il suo successore, il giovane Tutankhamon, restaurò il culto tradizionale e riportò la capitale a Tebe.

I sacerdoti di Amon si vendicarono:

  • Distrussero Akhetaton, cancellando ogni traccia della città.
  • Eliminare il suo nome dai monumenti, tentando di cancellarlo dalla storia.
  • Riportarono il politeismo, dichiarando Aton un dio minore.

Un faraone dimenticato e riscoperto

Per secoli, Akhenaton fu quasi completamente dimenticato. Solo nel XIX secolo, grazie agli scavi di Amarna, gli studiosi riscoprirono la sua storia. Oggi, è considerato uno dei primi promotori del monoteismo nella storia umana, un visionario il cui sogno fu soffocato dalla tradizione.

Maurizio Potenza

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