Gremlins (1984, Joe Dante)

Descrizione

Kingston Falls riposa sotto una coltre di neve natalizia come un presepe dimenticato in soffitta. Billy Peltzer accarezza Gizmo con l'ingenua tenerezza di chi non sa di star cullando il caos tra le mani. Il mogwai lo fissa con occhi di cioccolato fuso, mentre tre regole ancestrali vengono sussurrate e dimenticate come promesse fatte a mezzanotte.

Kate serve drink nel bar locale, i suoi gesti meccanici nascondono un trauma che odora di pino e sangue. Le luci natalizie ammiccano come occhi maligni, mentre la notte si prepara a partorire creature che trasformeranno il sogno americano in un incubo carnevalesco.

I gremlins emergono come funghi dopo una pioggia radioattiva. Stripe, con il suo ciuffo bianco come una cicatrice di luna, guida la sua tribù di piccoli demoni in una danza di distruzione. Gli elettrodomestici diventano strumenti di tortura, mentre le strade innevate si tingono di una follia verde e squamosa.

Il centro commerciale si trasforma in arena gladiatoria dove adolescenti armati di improvvisazione affrontano un'orda di creature che sembrano nate dall'incubo di un pupazzo di peluche. La musica di Goldsmith volteggia sopra il caos come una ninnananna storpiata, mentre Gizmo osserva con occhi tristi il risultato di regole infrante.

Giudizio critico

Dante orchestra una sinfonia di generi contrastanti con maestria diabolica. La sua regia trasforma una premessa assurda in un classico che sfida ogni categorizzazione. Il film oscilla tra horror e commedia con l'eleganza di un trapezista ubriaco, creando un'opera che ha ridefinito i confini del cinema fantastico. Gli effetti pratici, ancora oggi impressionanti, danno vita a creature che sono entrate nell'immaginario collettivo come incubi in technicolor.