Golden Axe

Titolo originale: ゴールデンアックス (Golden Axe)

Piattaforma: Arcade, Sega Mega Drive, Master System, Amiga, Commodore 64, ZX Spectrum, Atari ST, MS-DOS, PC Engine CD, PlayStation 2 (Sega Ages), Nintendo Switch (Sega Genesis Classics)

Data di pubblicazione: 1989

Genere: Beat 'em up a scorrimento, Fantasy

Sviluppo: Sega AM1

Pubblicazione: Sega

Il mito di un'era dorata

C'era una volta, nel cuore pulsante delle sale giochi, una macchina che urlava vendetta, magia e acciaio. Era il 1989, e Golden Axe, l'epico picchiaduro a scorrimento della SEGA, si stagliava come un titano nell'olimpo degli arcade. Più di un semplice videogioco, Golden Axe era un'esperienza mitologica, un ponte tra il fantasy epico e la brutalità del combattimento corpo a corpo.

In un'epoca in cui i pixel erano il linguaggio dell'immaginazione e il joystick il nostro scettro, Golden Axe ci trasportava nel regno di Yuria, un mondo in cui cavalcature sputafuoco, scheletri animati e magie devastanti erano all'ordine del giorno. Con la sua miscela unica di gameplay avvincente, grafica innovativa e un'atmosfera che trasudava un mix di Conan il Barbaro e Il Signore degli Anelli, Golden Axe non era solo un gioco: era un manifesto culturale di un'epoca.

L'ambientazione: Un regno sotto assedio

Il regno di Yuria, con le sue terre aride, i villaggi sospesi sul dorso di creature titaniche e i castelli oscuri, era un palcoscenico perfetto per un'epopea fantasy. Il tiranno Death Adder, emblema della tirannia e della violenza cieca, aveva rapito il re e la principessa del regno, minacciando di distruggere la leggendaria Scure d'Oro se il popolo non si fosse piegato al suo volere.

Tre eroi, spinti da vendette personali e da un senso di giustizia, si ergono come ultimi baluardi di speranza. Ax Battler, il barbaro dal cuore indurito; Tyris Flare, l'amazzone infuocata; e Gilius Thunderhead, il nano armato di ascia bipenne. Tre archetipi del fantasy che si uniscono per affrontare orde di nemici, superare paesaggi ostili e abbattere Death Adder nel cuore del suo castello oscuro.

Il gameplay: La danza di acciaio e magia

Golden Axe si distingueva per il suo gameplay innovativo, una miscela perfetta di picchiaduro a scorrimento e hack 'n' slash. La visuale 2,5D, che permetteva ai giocatori di muoversi in tutte le direzioni, aggiungeva profondità alle battaglie, rendendo ogni scontro una questione di strategia e riflessi.

Le meccaniche di gioco erano tanto semplici quanto efficaci: un sistema di attacchi corpo a corpo, magie devastanti e l'utilizzo di cavalcature. Ogni personaggio aveva un set di mosse unico, bilanciato tra forza fisica e potenza magica. Ax Battler, con il suo equilibrio tra attacco e magia, era la scelta più versatile. Tyris Flare, con la sua magia del fuoco, poteva scatenare un drago fiammeggiante in grado di spazzare via intere orde di nemici. Gilius Thunderhead, invece, compensava la magia meno potente con un'arma dal raggio d'azione impressionante.

E poi c'erano le cavalcature: draghi sputafuoco e creature bipedi conosciute come "zampe di gallina". Questi alleati temporanei, strappati ai nemici con attacchi ben calibrati, aggiungevano una dimensione tattica e spettacolare al gioco.

Un'eredità indelebile: Le conversioni e il successo

Il successo di Golden Axe nelle sale giochi fu travolgente, tanto da spingere SEGA a convertirlo per una moltitudine di piattaforme. La versione per Sega Mega Drive, pur semplificata graficamente rispetto all'originale arcade, aggiunse due livelli extra e una modalità "Beginner" per i neofiti. Fu un successo clamoroso, che consolidò il Mega Drive come console di riferimento per gli amanti degli action game.

Le conversioni per Amiga e Atari ST furono altrettanto apprezzate, mentre la versione per Commodore 64, pur limitata tecnicamente, riuscì comunque a catturare l'essenza del gioco. Ogni adattamento, pur con i suoi limiti, contribuì a diffondere il mito di Golden Axe in ogni angolo del mondo.

Nonostante il passare degli anni, Golden Axe rimane vivo nella cultura popolare. È stato riproposto in raccolte come Sega Smash Pack e su piattaforme moderne come Steam, PlayStation Network e Xbox Live, dimostrando la sua capacità di resistere alla prova del tempo.  

L'arte dietro la leggenda: Il tocco di Makota Uchida

Dietro la magia di Golden Axe c'era Makota Uchida, già autore del celebre Altered Beast. Ispirato al fantasy epico occidentale e influenzato da film come Conan il Barbaro, Uchida riuscì a creare un mondo che sembrava uscito direttamente dalle pagine di un romanzo illustrato.

L'uso delle armi bianche come elemento centrale del gameplay fu una scelta coraggiosa, in un'epoca in cui i picchiaduro a scorrimento preferivano il combattimento a mani nude. Uchida decise di ridurre le dimensioni dei personaggi per bilanciare il vantaggio delle armi, dedicando maggiore cura ai dettagli dei boss e agli effetti visivi delle magie.

Il risultato fu un gioco che non solo divertiva, ma che affascinava, trasportando i giocatori in un mondo che sembrava vivo, vibrante e pericoloso.

Il mito di Golden Axe

Golden Axe non è solo un videogioco, ma un frammento di storia culturale. È un'opera che ha saputo unire il fascino del fantasy con l'adrenalina del combattimento arcade, regalando ai giocatori un'esperienza che trascendeva i limiti tecnologici dell'epoca.

A distanza di oltre trent'anni, Golden Axe continua a brillare come un'icona del suo tempo, una testimonianza di ciò che il videogioco può essere quando design, arte e narrativa si uniscono in un'armonia perfetta.

Sasha Bazzov

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