
Fracchia la Belva Umana (1981, Neri Parenti)
Data di uscita: 22 dicembre 1981 (Italia)
Regista: Neri Parenti
Sceneggiatura: Paolo Villaggio, Neri Parenti, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Gianni Manganelli
Lingua: Italiano
Anno: 1981
Casa di produzione: Maura International Film, Capital Film
Con Paolo Villaggio, Lino Banfi, Anna Mazzamauro, Gianni Agus, Massimo Boldi, Gigi Reder
Descrizione
Roma si sveglia in un mattino dove il destino ha deciso di giocare a dadi con le vite dei suoi abitanti. Giandomenico Fracchia, impiegato con la personalità di una foglia tremula, si ritrova catapultato in un vortice di equivoci quando il suo volto diventa lo specchio involontario di un criminale spietato.
La città eterna fa da palcoscenico a questa danza grottesca di identità scambiate, dove la Belva Umana si muove tra i vicoli come un predatore urbano, mentre Fracchia inciampa nella propria esistenza come un pulcino bagnato in una tempesta di coincidenze assurde.
Il commissario Auricchio, interpretato da un Banfi in stato di grazia, naviga in questo mare di confusione come un capitano con la bussola impazzita. La signorina Corvino volteggia tra i due sosia come una falena attratta da due fiamme di intensità diversa, una che brucia di criminalità, l'altra che tremola di paura.
Le strade di Roma diventano un labirinto di equivoci dove ogni angolo nasconde una nuova assurdità. Fracchia passa da vittima a carnefice per caso, come una foglia trasportata da un vento dispettoso, mentre la Belva gioca con le identità come un prestigiatore con le carte truccate.
Il viaggio si conclude in un aldilà che sembra disegnato da un fumettista ubriaco, dove persino le porte del paradiso si aprono sul momento sbagliato, mandando il nostro eroe all'inferno per un errore amministrativo - destino beffardo per chi ha passato la vita a timbrare cartellini.
Giudizio critico
Fracchia la Belva Umana rappresenta l'apice della commedia degli equivoci italiana anni '80. Parenti orchestra un crescendo di situazioni paradossali dove Villaggio, in doppio ruolo, offre una masterclass di comicità fisica e verbale. Il film, che incassò oltre 3 miliardi di lire, dimostra come la commedia italiana sapesse ancora coniugare risate e critica sociale, anche attraverso la lente deformante del grottesco.