
Footloose (1984, Herbert Ross)
Data di uscita: 17 febbraio 1984 (Stati Uniti)
Regista: Herbert Ross
Con Kevin Bacon, Lori Singer, Dianne Wiest, Sarah Jessica Parker, John Laughlin, Timothy Scott, Jim Youngs, Chris Penn, Frances Lee McCain, H.E.D. Redford, Sam Dalton (II), Lynne Marta, Marcia Dangerfield, Alan Haufrect, Oscar Rowland, John Bishop, Arthur Rosenberg, John Lithgow, Elizabeth Gorcey, Douglas Dirkson, Linda MacEwen, Kim Jensen, Michael Telmont, Led Geter, Ken Kemp, Russ McGinn, Jay Bernard, Meghan Broadhead, Mimi Broadhead, Gene Pack, John Perryman, Mary Ethel Gregory, J. Paul Broadhead
Descrizione
Bomont giace immobile come un insetto in ambra, soffocata da un puritanesimo che avvelena l'aria stessa. Le strade deserte sussurrano storie di gioventù repressa, mentre il vento del Midwest porta echi di una musica proibita. Ren McCormack irrompe in questo equilibrio stagnante come una scintilla in una polveriera.
I suoi capelli ribelli e il suo corpo in perpetuo movimento sfidano l'ordine costituito. Ariel Moore danza sul filo del rasoio tra obbedienza e ribellione, mentre suo padre, il pastore, brandisce la Bibbia come uno scudo contro il cambiamento. La sua rigidità nasconde ferite mai rimarginate.
Nel magazzino abbandonato, i giovani si muovono nell'ombra come cultisti di una nuova religione. Il sudore brilla sulla pelle mentre imparano passi proibiti, ogni movimento un atto di ribellione contro un mondo che vorrebbe tenerli immobili. Chris Penn impara a danzare con la goffa determinazione di chi scopre una nuova libertà.
La sfida dei trattori diventa rituale tribale, mentre Kenny Loggins intona il suo inno alla libertà come un predicatore rock'n'roll. Il ballo finale esplode come una tempesta troppo a lungo trattenuta, liberando energie represse in un vortice di corpi e musica.
Giudizio critico
Ross trasforma una semplice storia di ribellione adolescenziale in un'allegoria sulla libertà di espressione. La regia bilancia sapientemente dramma e leggerezza, mentre Bacon incarna perfettamente lo spirito ribelle degli anni '80. La colonna sonora diventa personaggio essa stessa, creando un manifesto generazionale che trascende la sua epoca. Un film che parla di danza ma racconta, in realtà, l'eterna lotta tra tradizione e cambiamento.