Flashdance (1983, Adrian Lyne)

Data di uscita: 15 aprile 1983 (Stati Uniti)

Regista: Adrian Lyne

Candidature: Golden Globe per la migliore colonna sonora originale

Musica composta da: Michael Sembello, Giorgio Moroder, Kim Carnes, Phil Ramone, Dennis Matkosky, Michael Boddicker

Scritto da: Thomas Hedley

Con Michael Nouri, Jennifer Beals, Belinda Bauer, Lilia Skala, Sunny Johnson, Kyle T. Heffner


Descrizione

Pittsburgh si erge come una cattedrale d'acciaio e fumo, mentre Alex Owens attraversa le sue strade come una fiamma inquieta, dividendo la sua esistenza tra il bagliore blu delle saldature e il chiarore lunare dei locali notturni. Il suo corpo racconta due storie: quella della saldatrice che doma il metallo e quella della ballerina che sfida la gravità.

I capelli selvaggi di Jennifer Beals ondeggiano come una bandiera di ribellione, mentre il suo maglione oversize diventa un manifesto di sensualità trattenuta. Nick Hurley la osserva da dietro la sua scrivania di mogano, i suoi occhi da predatore addolciti da un desiderio che va oltre la carne.

Le scene di danza esplodono come fuochi d'artificio in una notte d'estate. "Maniac" pulsa nelle vene della città come sangue elettrico, mentre Alex si contorce in una danza primordiale sotto cascate d'acqua artificiale. Il suo corpo diventa poesia in movimento, ogni goccia di sudore un verso scritto sulla pelle lucida.

La Pittsburgh industriale si trasforma in un palcoscenico dove acciaio e arte si fondono in un'alchimia perfetta. Le fabbriche rombano come un basso continuo sotto le note di "What a Feeling", mentre Alex insegue il suo sogno attraverso provini strazianti e notti insonni.

Il finale si innalza come una preghiera pagana: il corpo di Alex si libra nell'aria durante l'audizione decisiva, sfidando ogni legge fisica in un momento di pura trascendenza artistica. Il suo atterraggio è un punto fermo in un mondo in perpetuo movimento, mentre l'abbraccio con Nick suggella questa favola moderna in un momento di perfezione cristallina.

Giudizio critico

Flashdance rappresenta il perfetto connubio tra cinema commerciale e poesia visiva degli anni '80. Lyne trasforma una storia di emancipazione in un'opera visionaria sulla forza dei sogni. Con un budget di 7 milioni di dollari, il film ha ridefinito l'estetica del decennio, influenzando moda, musica e stile visivo. La sua eredità va oltre il semplice intrattenimento, toccando corde profonde sull'autodeterminazione femminile e il potere trasformativo dell'arte.

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