
Essi Vivono
Data di uscita: 4 novembre 1988 (Stati Uniti)
Regista: John Carpenter
Adattato da: Eight O'Clock in the Morning
Budget: 3 milioni USD
Effetti speciali: Roy Arbogast
Cast: Roddy Piper, Keith David, Meg Foster, George Buck Flower, Peter Jason, Raymond St. Jacques
Essi Vivono: John Carpenter e il grido contro il consumismo invisibile
John Carpenter non è solo un regista, è una leggenda vivente. Il suo nome è sinonimo di cinema di genere, ma ridurlo a questa definizione sarebbe un'ingiustizia. Carpenter è un autore capace di trasformare budget ridotti in capolavori di tensione, un visionario che ha saputo intrecciare intrattenimento e critica sociale. I suoi film, da Halloween a La Cosa, da 1997: Fuga da New York a Essi Vivono, sono opere che sanno parlare al cuore e alla mente. Ogni sua pellicola è una dichiarazione d'intenti, un invito a guardare oltre le apparenze.
Nel 1988, Carpenter ci regalò Essi Vivono (They Live), un film apparentemente semplice, ma che nasconde una delle critiche più spietate al potere invisibile che governa il nostro mondo. Con la sua capacità unica di fondere il linguaggio della fantascienza con le tematiche sociali, Carpenter ci invita a togliere gli "occhiali" della compiacenza e a vedere la realtà per quella che è: un sistema costruito per opprimere.

La trama: un'odissea di risveglio
Essi Vivono segue le vicende di Nada, un lavoratore precario interpretato dall'iconico Roddy Piper, che arriva a Los Angeles in cerca di un futuro migliore. La città, però, si presenta subito come un luogo ostile, dominato da disuguaglianze sociali e da un senso di alienazione diffuso. È qui che Nada, grazie a un paio di occhiali speciali che scopre in una chiesa abbandonata, svela una realtà sconvolgente: il mondo è segretamente controllato da alieni che si mimetizzano tra gli esseri umani e utilizzano messaggi subliminali per mantenere il dominio.
Frasi come "OBBEDISCI", "CONSUMA" e "NON METTERE IN DISCUSSIONE L'AUTORITÀ" appaiono ovunque, rivelando il vero volto della pubblicità, dei media e del potere istituzionale. Nada, armato di consapevolezza e di un fucile a pompa, decide di intraprendere una crociata per liberare l'umanità da questa oppressione invisibile. Affiancato dal riluttante Frank (Keith David), Nada si immerge in una lotta che lo porterà a confrontarsi con una verità ancora più inquietante: molti umani collaborano volontariamente con gli alieni in cambio di ricchezza e potere, dimostrando come la corruzione morale sia spesso più devastante della stessa invasione extraterrestre.
La critica sociale: un grido contro l'egemonia culturale
Carpenter utilizza la lente della fantascienza per analizzare e criticare l'America reaganiana degli anni '80, un periodo caratterizzato da un'esasperazione del neoliberismo, del consumismo e della disuguaglianza sociale. Gli alieni di Essi Vivono non sono solo invasori, ma simboli di una classe dominante che sfrutta le masse attraverso l'inganno e la manipolazione.

La scelta di rappresentare il controllo attraverso messaggi subliminali non è casuale. Carpenter denuncia il modo in cui i media e la pubblicità plasmano le coscienze, riducendo gli individui a consumatori passivi. Gli slogan che Nada vede con gli occhiali – "Sposati e riproduciti", "Guarda la TV", "Non pensare" – non sono altro che una distillazione della propaganda invisibile che permea ogni aspetto della vita quotidiana.
La Los Angeles di Carpenter, con i suoi grattacieli scintillanti e i quartieri poveri fatiscenti, diventa una metafora visiva delle disuguaglianze strutturali che definiscono il sistema capitalistico. La lotta di Nada è, in questo senso, una lotta di classe, un tentativo di risvegliare una società anestetizzata e riportarla alla consapevolezza.
La regia: il minimalismo come arma di denuncia
La regia di John Carpenter in Essi Vivono è asciutta e senza fronzoli, in perfetta sintonia con il messaggio del film. La camera segue Nada con una sobrietà documentaristica, immergendo lo spettatore in una realtà che appare tanto plausibile quanto inquietante. La scelta di utilizzare occhiali da sole per svelare la verità è un colpo di genio visivo: non solo rende il concetto immediatamente comprensibile, ma crea un contrasto cromatico tra il mondo "reale" e quello manipolato che amplifica il senso di alienazione.
Le sequenze d'azione, pur presenti, non dominano mai la narrazione. Anche il celebre scontro fisico tra Nada e Frank – una lotta di oltre sei minuti che è diventata un cult – non è solo una scena spettacolare, ma un simbolo della difficoltà di risvegliare le coscienze. Frank, inizialmente riluttante a indossare gli occhiali, rappresenta tutti coloro che preferiscono ignorare la verità per paura o comodità. La sua resistenza fisica diventa una metafora della resistenza psicologica al cambiamento.
La colonna sonora, composta dallo stesso Carpenter insieme ad Alan Howarth, è un altro elemento essenziale. Minimalista e ipnotica, con il suo ritmo blues ripetitivo, accompagna lo spettatore in un viaggio che è al tempo stesso intimo e universale, rafforzando il senso di inquietudine e di inevitabilità.

Il messaggio universale: vedere oltre l'apparenza
Se Essi Vivono è diventato un classico senza tempo, è perché il suo messaggio trascende il contesto storico in cui è stato creato. Carpenter ci invita a guardare oltre le apparenze, a mettere in discussione le strutture di potere e a non accettare passivamente ciò che ci viene imposto.
La figura di Nada, con il suo iconico slogan "Sono venuto qui per masticare chewing gum e fare a pezzi… e ho finito il chewing gum", incarna lo spirito di ribellione che permea l'intero film. Non è un eroe nel senso tradizionale del termine, ma un uomo comune che, una volta aperti gli occhi, non può più tornare indietro.

In un'epoca come la nostra, in cui i social media, gli algoritmi e la sorveglianza digitale ridefiniscono costantemente il concetto di libertà e controllo, Essi Vivono risuona con una potenza ancora maggiore. È un monito, un richiamo a non abbassare mai la guardia e a lottare per la verità, anche quando sembra impossibile vincere.
Sasha Bazzov