
Double Dragon
Titolo originale: ダブルドラゴン (Double Dragon)
Piattaforma: Arcade, NES, Sega Master System, Atari 2600, Atari 7800, Atari ST, Amiga, Commodore 64, ZX Spectrum, Game Boy, Genesis/Mega Drive, Neo Geo, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch
Data di pubblicazione: 1987
Genere: Beat 'em up a scorrimento laterale
Sviluppo: Technōs Japan
Pubblicazione: Technōs Japan (Arcade), Taito (America), SEGA, Nintendo e altri (porting su console)
Origini di una leggenda pixelata
Nel 1987, Technōs Japan rivoluzionò il mondo dei videogiochi con Double Dragon, un titolo arcade che definì i canoni del genere beat 'em up. Diretto da Yoshihisa Kishimoto, già noto per Renegade, Double Dragon portò il combattimento a scorrimento laterale a un nuovo livello, introducendo meccaniche cooperative, una narrazione semplice ma efficace e un gameplay che avrebbe ispirato decine di titoli successivi.
Ambientato in un mondo post-apocalittico dominato dalla violenza e dai soprusi, Double Dragon racconta la storia di due fratelli, Billy e Jimmy Lee, esperti di arti marziali, che si lanciano in una missione per salvare Marian, la ragazza di Billy, rapita dalla gang dei Black Warriors. La semplicità della trama non sminuiva la profondità del gameplay, che combinava combattimenti a mani nude e l'uso di armi raccolte dai nemici. L'elemento distintivo del gioco, però, era la modalità cooperativa: due giocatori potevano unirsi nella lotta, rendendo l'esperienza ancora più coinvolgente.


Una trama di vendetta e rivalità
La storia di Double Dragon inizia con un colpo di scena che cattura immediatamente l'attenzione del giocatore. Marian, la fidanzata di Billy, è brutalmente rapita dai Black Warriors, una gang spietata che domina le strade. Billy e Jimmy, maestri delle arti marziali, decidono di affrontare l'intera banda per salvarla. Ma oltre alla lotta contro i nemici, l'epilogo del gioco nasconde una svolta memorabile: se entrambi i fratelli riescono a salvare Marian, sarà necessario un duello tra i due per decidere chi avrà il diritto di stare con lei.
Questa svolta narrativa, per quanto semplice, aggiungeva una dimensione competitiva al gioco cooperativo, mettendo alla prova non solo le abilità dei giocatori, ma anche la loro lealtà reciproca. L'idea di trasformare i partner in rivali per la battaglia finale fu una trovata geniale che contribuì a rendere Double Dragon unico nel panorama dei beat 'em up.
Gameplay: il cuore pulsante del successo
Il gameplay di Double Dragon era una combinazione perfetta di semplicità e innovazione. I giocatori potevano eseguire una varietà di mosse, tra cui pugni, calci, gomitate, prese e calci volanti. Ma ciò che rendeva il gioco davvero speciale era la possibilità di raccogliere e usare armi lasciate dai nemici, come mazze da baseball, fruste, coltelli e dinamite. Ogni arma offriva un vantaggio strategico, aggiungendo profondità al sistema di combattimento.
Un altro elemento distintivo era la modalità cooperativa per due giocatori, che permetteva di affrontare i livelli insieme e combinare gli sforzi per superare le orde di nemici. Questo approccio trasformava ogni partita in un'esperienza sociale, con alleanze, strategie condivise e, inevitabilmente, momenti di caos. La progressione del gioco era scandita da una serie di livelli, ognuno caratterizzato da ambientazioni uniche, come strade cittadine, fabbriche abbandonate e la sede dei Black Warriors, dove il giocatore affrontava il leader finale, Willy, armato di mitragliatrice.


Livelli e nemici memorabili
I livelli di Double Dragon erano progettati con cura per offrire una sfida crescente e mantenere alta l'adrenalina. Il primo livello, ambientato nelle strade della città, introduceva i giocatori ai nemici di base, come teppisti e punk. Il secondo livello, una fabbrica, aggiungeva nuove meccaniche, come piattaforme mobili e barili rotolanti. Il terzo livello, ambientato in una foresta, metteva alla prova i riflessi del giocatore con trappole e nemici agili.
Il livello finale, la base dei Black Warriors, rappresentava il culmine del viaggio, con nemici potenti e il temibile Willy come boss. Lungo il percorso, i giocatori affrontavano nemici unici, come Abobo, un gigante dalla forza devastante, e Linda, una donna armata di frusta. Ogni nemico aveva uno stile di combattimento specifico, costringendo i giocatori a variare le loro strategie.

L'impatto culturale e l'eredità di Double Dragon
Double Dragon non fu solo un successo commerciale, ma un fenomeno culturale che definì il genere beat 'em up e ispirò una lunga serie di seguiti, spin-off e adattamenti. Il gioco venne portato su numerose piattaforme, tra cui NES, Sega Master System e Commodore 64, portando l'esperienza arcade nelle case di milioni di giocatori.
La popolarità del gioco portò anche alla creazione di un cartone animato, un film live-action e persino un crossover con altre serie di videogiochi, come Battletoads. Il suo impatto si estese ben oltre il mondo dei videogiochi, influenzando la cultura popolare degli anni '80 e '90. Ancora oggi, Double Dragon è considerato un punto di riferimento per il genere beat 'em up, un classico che continua a ispirare sia i fan che gli sviluppatori.
Sasha Bazzov