Blow Out (1981, Brian De Palma)

Data di uscita: 14 aprile 1982 (Italia)

Regista: Brian De Palma

Budget: 18 milioni USD

Cinematografia: Vilmos Zsigmond

Sceneggiatura: Brian De Palma, Bill Mesce Jr.

Casa di produzione: Filmways Pictures, Viscount Associates

Con John Lithgow, John Travolta, Nancy Allen, Dennis Franz, Terrence Currier, Peter Boyden


Descrizione

Nella Philadelphia notturna, dove le ombre dei grattacieli si allungano come dita spettrali sul selciato umido, Jack Terry ascolta il respiro della città attraverso i suoi microfoni. Il nastro magnetico cattura sussurri e segreti, mentre la notte si trasforma in un archivio sonoro di morte.

L'esplosione dello pneumatico squarcia il silenzio come un lampo in un cielo d'inchiostro. Il suono, cristallizzato nel nastro di Jack, diventa testimone muto di una verità che nessuno vuole ascoltare. Sally, fragile come una falena attratta dalla fiamma della propria distruzione, danza inconsapevole nel vortice di un complotto più intricato dei cavi nel suo studio di registrazione.

Burke si muove tra le ombre della città come un ragno paziente, tessendo una tela di morte con la metodica precisione di un compositore folle. I suoi omicidi sono partiture di sangue, ogni vittima una nota in una sinfonia macabra.

Nel suo laboratorio sonoro, Jack orchestra una caccia alla verità attraverso manopole e frequenze. Le bobine girano ipnotiche, mentre frammenti di realtà emergono dal rumore di fondo come fantasmi dalla nebbia. La parata finale esplode in un crescendo di luci e morte, dove i fuochi d'artificio mascherano gli spari come una risata nasconde un singhiozzo.

L'urlo finale di Sally, catturato e immortalato su nastro, diventa il requiem per un'innocenza perduta, mentre la verità sprofonda nelle acque nere del fiume Schuylkill.

Giudizio critico

Blow Out rappresenta l'apice della maturità artistica di De Palma, dove il regista fonde magistralmente il thriller politico con la riflessione meta-cinematografica. Il film, omaggio dichiarato a "Blow-Up" di Antonioni, trascende il modello per esplorare il rapporto tra realtà e sua rappresentazione mediatica. La performance di Travolta, lontana dai suoi ruoli più popolari, rivela una profondità interpretativa inaspettata, mentre la fotografia di Vilmos Zsigmond trasforma Philadelphia in un labirinto noir di luci e ombre. La colonna sonora di Pino Donaggio amplifica la tensione fino a livelli insostenibili, creando un'esperienza cinematografica che ancora oggi conserva intatta la sua potenza.

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