Blood Simple (1984, Joel e Ethan Coen)

Descrizione

Il Texas notturno inghiotte anime e segreti. Abby fugge attraverso strade deserte, mentre l'aria pesante del sud le incolla i pensieri alla pelle. Ray la segue nell'oscurità, ignaro di essere già intrappolato in una ragnatela di tradimenti e sangue.

Marty mastica la sua rabbia in un bar fumoso. Il suo orgoglio ferito germoglia in un piano letale, mentre Loren Visser si materializza dall'ombra come un avvoltoio attratto dall'odore della morte. Il detective sussurra verità avvelenate: «L'unica cosa che so è che non so niente», e le sue parole graffiano l'aria viziata del locale.

La notte texana diventa palcoscenico di un balletto macabro. Gli equivoci si moltiplicano come echi in un canyon, mentre il sangue macchia pavimenti che nessuno riuscirà mai a pulire davvero. Una finestra bloccata diventa monumento all'assurdo, e una pala trasforma la terra rossa in tomba improvvisata.

Nel bagno di un motel, Visser striscia sul pavimento come un rettile ferito. Abby scopre che in Texas la verità filtra attraverso le cose come luce sporca attraverso veneziane polverose. Il proiettile trova la sua strada, e la giustizia si compie con l'inevitabilità di un temporale estivo.

Giudizio critico

I Coen reinventano il noir con un'opera prima che destruttura il genere attraverso uno sguardo cinico e visionario. La regia trasforma il Texas in un inferno contemporaneo dove la paranoia regna sovrana. McDormand e Walsh creano personaggi indimenticabili in questo affresco di tradimenti e vendette, mentre la fotografia di Barry Sonnenfeld trasforma ogni inquadratura in un quadro di Edward Hopper intriso di sangue.