
Banana Joe (1982, Steno)
Data di uscita: 8 aprile 1982 (Italia)
Regista: Steno
Musiche: Guido e Maurizio De Angelis
Con Bud Spencer, Gianfranco Barra, Giorgio Bracardi, Enzo Garinei, Nello Pazzafini
Descrizione
La foresta amazzonica si spalanca come un ventaglio di smeraldo, mentre l'aria densa di umidità avvolge ogni cosa in un abbraccio tropicale. Joe emerge dalla vegetazione come un gigante gentile, i suoi movimenti fluidi nonostante la mole imponente, mentre il villaggio degli indios pulsa di vita semplice e autentica.
Le piantagioni di banane si estendono come onde dorate sotto il sole equatoriale. Joe si muove tra gli alberi come un guardiano ancestrale, le sue mani enormi accarezzano i frutti con la delicatezza di un padre. Il suo sguardo scrutatore nasconde una saggezza primitiva che nessuna laurea in economia potrà mai eguagliare.
Dorianne porta con sé la grazia di una farfalla tropicale, i suoi occhi brillano di curiosità mentre osserva questo gigante dal cuore d'oro. Il Señor Torcillo si aggira invece tra i documenti come un avvoltoio in giacca e cravatta, ogni suo gesto gronda avidità come resina da un albero ferito.
Il villaggio diventa teatro di una battaglia tra due mondi: quello antico della foresta e quello vorace del progresso. I pugni di Joe tuonano come tamburi rituali, mentre i suoi nemici volano come foglie nella tempesta. Ogni scontro è una danza primitiva di giustizia dispensata a mani nude.
Il finale esplode in un tripudio di frutti e risate, mentre la foresta stessa sembra celebrare la vittoria della semplicità sulla corruzione. La felicità si diffonde nel villaggio come luce del sole attraverso la canopia.
Giudizio critico
Banana Joe rappresenta l'essenza della commedia popolare italiana anni '80. Con un budget contenuto, il film incassò oltre 4 miliardi di lire, confermando il successo della formula Bud Spencer. L'opera, pur nella sua semplicità, tocca temi sorprendentemente attuali come lo sfruttamento delle risorse naturali e il conflitto tra progresso e tradizione, il tutto condito dall'immancabile umorismo fisico che ha reso Spencer un'icona del cinema.